Caporetto by Alfio Caruso

Caporetto by Alfio Caruso

autore:Alfio Caruso
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2017-10-01T04:00:00+00:00


Cavaciocchi è apparso scombussolato, non più in grado di guidare le truppe: prima di accompagnarlo a Bergogna, Montuori ha curato il dislocamento dei battaglioni della Potenza. Il suo drammatico resoconto a Cadorna viene concluso dall’annuncio choc: un reparto germanico è in vista di Caporetto, in realtà già conquistata. Per Montuori il viaggio dentro l’inferno della rotta ha confermato che la colpa dello sfondamento risiede nella mancanza di animus pugnandi dei soldati. Deve averli giudicati i degni figli di quel popolo milanese sul quale ha fatto sparare nel 1898: soltanto così, secondo lui, si possono spiegare le incredibili dimensioni dell’avanzata. Montuori rifiuta, e lo farà sino all’ultimo dei suoi giorni, qualsivoglia responsabilità dei comandi nella scelta delle linee di difesa, nella mancanza di piani alternativi, nel non aver voluto ascoltare le informazioni degli alleati sulle nuove tattiche d’infiltrazioni delle squadre d’assalto tedesche, sugli effetti materiali e psicologici dei bombardamenti a tappeto.

Il rapporto di Montuori apre scenari nerissimi. Il più tragico, e sconcertante, è l’incertezza di Cadorna e di Capello sulla direzione dell’offensiva. Ci si chiede ancora se le spallate contro la 2a armata non siano una finta per distogliere l’attenzione dal vero obiettivo: la 3a armata del duca d’Aosta. Un’ora più tardi si presenta a Cividale lo stravolto maggiore Cantatore, l’ufficiale spedito in avanscoperta da Badoglio: la 19a divisione di Villani è in caotico arretramento da alcune ore. Tutti sconoscono che in valle Doblar Salvioni ha costituito un valido centro di resistenza e tutti sconoscono che Arrighi e la sua quasi intatta 50a divisione hanno abbandonato la stretta di Saga. Con il cuore a mille per la malattia e le tensioni, Capello prorompe nella veemente perorazione della controffensiva, che ributti tedeschi e austriaci «sei chilometri al di là delle attuali linee». Cadorna non batte ciglio, però si premura di spedire un telegramma in vista del peggio: «Prego impartire d’urgenza e con la massima possibile riservatezza necessarie disposizioni perché sia sollecitamente rimessa in efficienza la linea difensiva Tagliamento. Ciascuna delle Armate 2a e 3a provveda al tratto di rispettiva giurisdizione utilizzando specialmente mano d’opera borghese». Purtroppo la ritirata sul Tagliamento verrà accarezzata, mai eseguita. Secondo molti storici rappresenta l’errore più grave commesso da Cadorna, la sua definitiva condanna.

Rientrato a Udine, il Generalissimo dispone con Tassoni l’allungamento del suo corpo d’armata della Carnia verso le postazioni del IV. Fatica, però, a percepire l’entità della sconfitta, che viene aggravata dalla mancata predisposizione di una linea di resistenza con truppe fresche. Continua a essere incerto sulla via che potranno prendere le truppe di von Below. Studia spostamenti di reparti, per i quali occorrono ore e ore; immagina di poter ancora arginare l’avanzata avversaria su posizioni che sono già state travolte; non percepisce che l’unica salvezza consista nello sganciamento rapido per attestarsi su una nuova linea di difesa. Solo il trascorrere delle ore chiarirà l’entità degli enormi danni. Ma ogni ora che passa è un’ora persa.

Nel tardo pomeriggio interviene alla Camera il generale Giardino. È il ministro della Guerra, è un convinto estimatore di Cadorna, magari è latore di qualche succosa anticipazione.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.